Futuro Vegetale. Piante, innovazione sociale e progetto
Coordinamento scientifico: Leonardo Chiesi e Stefano Mancuso
Futuro Vegetale offre un percorso didattico universitario per la formazione di professionalità competenti in un nuovo territorio dove ricerca botanica, sociale e progettuale si incontrano. FUTURO VEGETALE prepara ad affrontare i problemi complessi che emergono dalle trasformazione ambientali e sociali che interessano la contemporaneità.
Futuro Vegetale propone conoscenze e metodi per un approccio multidisciplinare al progetto di soluzioni innovative ispirate al mondo vegetale che migliorino la qualità delle relazioni sociali, dell'abitare a tutte le scale, dei materiali e delle tecnologie.
Futuro Vegetale offe una visione interscalare, dal design degli oggetti e dei dispositivi, alla valorizzazione degli spazi e delle relazioni sociali in contesti locali, fino alla definizione di soluzioni strategiche applicabili a politiche sociali virtuose, di azioni sostenibili innovative, e di nuovi modelli gestionali, nelle istituzioni pubbliche e private.
Futuro Vegetale si colloca in un settore emergente dove competenze che spaziano dalla biologia alla sociologia, dall'architettura all'ingegneria, interagiscono in una prospettiva di ricerca e di applicazione.
Futuro Vegetale forma profili professionali per il settore pubblico e privato, che potranno dare il loro contributo in aziende, studi di progettazione, centri di ricerca, organi della pubblica amministrazione orientati allo sviluppo, studi di consulenza per la progettazione europea.
Le sfide del nostro tempo, dalla sostenibilità economica e sociale dell'attività umana, alla gestione dei patrimoni culturali, naturali, sociali e relazionali, richiedono nuovi patti, moderne sensibilità e visioni innovative del rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui vive.
Futuro Vegetale offre un percorso di studio delle strategie del mondo vegetale, delle dinamiche sociali e della progettualità dello spazio fisico a scale diverse, in una prospettiva di integrazione interdisciplinare per la soluzione di problemi complessi.
Futuro Vegetale forma professionisti capaci di una visione integrata del rapporto tra mondo vegetale, dinamiche sociali, materiali, progetto e spazio abitato e dei servizi.
PIANTE
Le strategie del mondo vegetale sono sempre contraddistinte da parsimonia energetica, da varietà nell'uso di materiali, dall'assenza di impatto sull'ambiente ecologico. Queste strategie, che oggi suscitano sempre maggior interesse, sono sorprendenti per originalità e per una diversità profonda rispetto al mondo animale, che invece resta il riferimento, spesso inconsapevole, di tutta la nostra tecnologia e dell'organizzazione sociale.
INNOVAZIONE SOCIALE
La società di oggi affronta nuove sfide, sempre più complesse. Un uso indiscriminato delle risorse destinate ad esaurirsi si accompagna a forme di disuguaglianza sempre più marcate, con disequilibri nella distribuzione dell'accesso ai beni e mancanza di giustizia ed equità. Questo assetto è insostenibile, materialmente ed eticamente. D'altra parte, emergono ovunque, anche in contesti marginalizzati, forme di resistenza e spinte al cambiamento. Forme nuove di creatività e intelligenza sociale, da studiare, capire e valorizzare.
PROGETTO
Il progetto è un paradigma di pensiero e azione per il cambiamento e l'innovazione. Progettare vuol dire pensare il futuro, vuol dire studiare ciò che c'è per immaginare ciò che non c'è ancora, ma ci potrebbe essere. Progettare vuol dire immaginare nuove possibilità, sintetizzare in proposte organiche conoscenze diverse, in relazione a obiettivi definiti e compatibilmente con vincoli. La progettazione degli oggetti, delle architetture e della città, come di servizi e processi intangibili, ha sempre tratto ispirazione dai modelli biologici. Oggi questa relazione si rinnova: le piante e le regole della natura sono un modello che aiuta a vedere il futuro prossimo e a migliorare la qualità della vita
I docenti
Un gruppo di scienziati delle piante, sociologi e progettisti costituisce il corpo docente di questo inedito percorso di studi. FUTURO VEGETALE è articolato in lezioni e laboratori e favorisce modalità integrate di apprendimento, condivisione delle conoscenze ed esplorazione delle possibilità applicative. FUTURO VEGETALE offre una posizione privilegiata da cui confrontarsi con alcune tra le più importanti evoluzioni scientifiche e culturali che stanno cambiando il nostro tempo.
GLI INSEGNAMENTI
Il master è coordinato da
Leonardo Chiesi e Stefano Mancuso.
Stefano Mancuso (curriculum) insegna nella Scuola di Agraria dell'Università di Firenze, dove dirige il LINV - Laboratorio internazionale di Neurobiologia vegetale. Nel 2013 il "New Yorker" lo ha inserito nella classifitca degli "world changers". Il suo ultimo libro è "La nazione delle piante"
Leonardo Chiesi (curriculum) insegna Sociologia nella Scuola di Architettura dell'Università di Firenze e Social Factors in Design and Architecture a UC Berkeley. Dirige il LabSo, Laboratorio sociologico su design, architettura, città. Si occupa di metodologia della ricerca e di scienze sociali applicate alla progettazione architettonica, urbanistica e del paesaggio.
> Stefano Mancuso (curriculum)
ISPIRAZIONE VEGETALE Le piante sono il nostro futuro • Cosa è una pianta • Un corpo senza organi singoli o doppi • Come si muove una pianta, come comunica, come si difende • Le relazioni sociali nel mondo vegetale • Nuovi materiali di ispirazione vegetale • Organizzarsi come una pianta • Strategie ambientali vegetali • Ricavare acqua dall'aria e acqua dolce dal mare • Come sopravvivere al Polo Sud e nel deserto della Namibia • L'intelligenza senza cervello.
> Leonardo Chiesi (curriculum)
INNOVAZIONE SOCIALE Innovazione sociale come paradigma di ricerca e di intervento • Creatività individuale e creatività sociale • Il progetto sociale per giustizia, equità, equilibrio nell'accesso alle risorse • Società e tecnologia: i cicli di adozione delle tecnologie • Progetto e cambiamento sociale • Il concetto di affordance • Stimoli super-normali • Progettare per i comportamenti • Neuroscienze e comportamento sociale • Partecipazione, co-design e progettualità dal basso • Design for engage-ment • Body Conscious Design.
> Giovanni Stefano (curriculum)
PIANTE COME SENSORI Elementi di botanica • Elettrofisiologia vegetale • Piante e tecnologie • Generalità del monitoraggio ambientale attraverso le piante • Le piante come sensori dell'inquinamento atmosferico • Le piante come sensori dell'inquinamento dei suoli e delle acque • I segnali elettrici e la loro interpretazione • Segnali volatili e loro interpretazione • Applicazioni pratiche di biomonitoraggio.
> Elisa Azzarello (curriculum)
PIANTE E INQUINAMENTO Richiami di fisiologia vegetale • La pianta e l'ambiente • Le potenzialità delle biotecnologie ambientali: cosa sono, come funzionano e quando si possono applicare • Principali meccanismi di fitorimedio (aria, acqua, suolo) • Risposta generale delle piante agli inquinanti • Specie vegetali accumulatrici ed iperaccumulatrici • Casi applicativi di fitorimedio • Aspetti normativi, economici e sociali.
> Giuseppe Lotti (curriculum)
PROGETTO E RELAZIONI TRA SAPERI Complessità e pensiero sistemico • Interdisciplinary approach • Progetto come sintesi e catalisi tra saperi • Dal prodotto al sistema prodotto: implicazioni ambientali • Design per la sostenibilità (ambientale, sociale e culturale): un percorso / quali sfide • Design sistemico • Design ed economia circolare • Design e Energia • Design e biomimesi • Design per il restante 90% del mondo.
> Anna Lambertini (curriculum)
PROGETTARE CON LE PIANTE Tra architettura del paesaggio e arte del giardino: strumenti e temi per progettare con la natura • Lavorare con le dinamiche del vivente • Il giardino come laboratorio culturale • Coltivare il tempo, assecondare il cambiamento: per una "pedagogia dell'erba" • Seminare un prato • Piantare alberi in città • Strutture, texture, pattern, trame vegetali: costruire lo spazio con le piante • Progetto di spazio pubblico e invasioni botaniche. Itinerari nella città contemporanea.
> Pietro Laureano (curriculum)
SAPERI TRADIZIONALI E INNOVAZIONE Sapere diffuso, sapere esperto • Saperi tradizio-nali e rapporti ecologici • Ecomimetica • Fusione di natura e cultura • Imparare dalle società tradizionali • Tecniche tradizionali di uso e gestione delle risorse • Acqua, aria, terra, fuoco: qualche sorpresa • Gestione sociale delle acque: l'esempio delle oasi come prodotto di saperi tradizionali • Il caso di Matera • Database di conoscenze tradizionali: il Traditional Knowledge World Bank • Tradizione e innovazione.
PIANTE ED AMBIENTE COSTRUITO L'ambiente urbano e il consumo di risorse • Ecologia urbana e metabolismo urbano • Le piante e i benefici che producono sulla città: principi per la quantificazione • La scala urbana: esempi di buone pratiche • Green infrastructures e cinture verdi • Urban forest • La scala del distretto e dell'edificio: esempi di buone pratiche • L'agricoltura urbana • Piante e depurazione: esempi applicativi.
> Camilla Pandolfi (curriculum)
BIOMIMETICA Ispirazione vegetale • Approcci progettuali collegati alla biologia • Esempi biomi-metici in architettura, ingegneria, scienza dei materiali • Le nuove frontiere della biomimetica • Definizione di processo progettuale biomimetico • Lavoro collettivo in aula con revisione ai gruppi.
PROGETTAZIONE INTEGRATA Progettare con il tempo attraverso le scale • Diversità biologica e diversità temporale • Reinventare la struttura vegetale per i luoghi storici • Progetto paesaggistico e siti archeologici mediterranei: sperimentazioni sulla componente vegetale • Coltivare le rovine: specie spontanee e strutture archeologiche • Esercizi di coltivazione: analisi inventiva• Esercizi di coltivazione: (esplorazione progettuale).
METODOLOGIA PER L'INNOVAZIONE SOCIALE Innovazione sociale in contesti diversi: nord e sud del mondo • Le fonti per l'innovazione sociale: produzione, analisi e rappresentazione dei dati sociali • Esperienze di innovazione sociale: analisi di casi studio • Il ruolo della tecnologia: esperienze low tech e high tech • L'innovazione dal basso: strumenti per la ricerca-azione • Valutare per innovare: una metodologia per favorire approcci innovativi • Esercitazione: ideare e progettare l'innovazione.
> Fabio Ciaravella (curriculum)
INNOVAZIONE SOCIALE E ARTE PUBBLICA Arte, piante e spazio pubblico: vocabolario sintetico • Arte utile, impegno politico, sostenibilità ambientale • L'arte pubblica oggi: definizioni e significato per l'interesse collettivo • Nuove frontiere del rapporto estetico con la natura: scienza, processo, design • Arte come rivendicazione dei luoghi e costruzione di comunità • Eroi del nostro tempo: protagonisti ed esperienze dell'innovazione sociale attraverso l'arte • Esercitazione: contesti sociali e linguaggi dell'arte: quale innovazione e quali limiti.
METODO DI LAVORO
Futuro Vegetale propone un'offerta formativa organizzata in lezioni e laboratori. Tutto il percorso di studio è progettato per favorire modalità integrate di lavoro, condivisione delle conoscenze ed esplorazione delle loro possibilità applicative, di cui gli allievi fanno esperienza diretta. E' sollecitata il più possibile la capacità degli allievi di lavorare in gruppo. I gruppi sono costruiti in modo da massimizzare le differenze disciplinari, di formazione e di sensibilità dei membri, così che la comprensione dei fenomeni e i successivi interventi siano affrontati attraverso scambi, analogie ed interazioni tra diversi campi del sapere.
Futuro Vegetale metterà a valore le esperienze acquisite dagli allievi nella loro esperienza di formazione e professionale pregressa. Tutte le attività del Master, e in particolare i Laboratori, si propongono di attivare sinergie con le esperienze, presenti o passate, degli allievi. E' favorito il confronto ed il trasferimento delle conoscenze acquisite e prodotte durante il Master verso gli ambiti di lavoro e di esperienza di ogni allievo, come ad esempio: l'inserimento di logiche bio-ispirate in progetti di design o architettura già svolti o in corso di svolgimento; l'approfondimento di temi bio-ispirati e socialmente innovativi in ricerche in atto; l'applicazione di esperienze d'innovazione sociale in processi partecipativi orientati dalle comunità; l'osservazione e la partecipazione allo svolgimento di ricerche di laboratorio; l'applicazione e la sperimentazione di strategie bio-ispirate in modelli di riqualificazione urbana; la ricerca e la formulazione di progetti per il finanziamento di ricerche avanzate e d'innovazione sociale; l'applicazione delle ricerche avanzate su innovazione sociale e logiche vegetali in progetti d'impresa.
ATTIVITÀ
Le lezioni del Master si completano con attività di approfondimento orientate a dare agli studenti una prospettiva internazionale sui temi di Piante, Innovazione Sociale e Progetto e costruire momenti di pratica interdisciplinare in gruppi di lavoro.
PROFILO PROFESSIONALIZZANTE
Futuro Vegetale offre la possibilità di acquisire competenze sempre più richieste dal mercato del lavoro del futuro quali la visione interdisciplinare ai temi della sostenibilità ed il pensiero laterale (vedi XIV Rapporto Green Italy) attraverso una posizione privilegiata di accesso ad alcune tra le più importanti evoluzioni scientifiche e culturali del nostro tempo.
Le competenze acquisite attraverso Futuro Vegetale sono spendibili in molti ambiti professionali, dalla pratica di intervento e progettazione sociale e di ricerca, all'applicazione di nuovi principi per la progettazione architettonica, urbana e di design, alla dirigenza nelle pubbliche amministrazioni; dalle attività di consulenza e progettazione nelle organizzazioni non governative e quelle del settore privato avanzato.
Futuro Vegetale forma professionisti con una visione innovativa sul rapporto tra mondo vegetale, dinamiche sociali, materiali, strategie, spazio progetta-to e abitato.
Futuro Vegetale propone un approccio utile dalla scala locale, per la valorizzazione degli spazi fisici e delle relazioni sociali, fino a quella globale, per la definizione di soluzioni strategiche applicabili a politiche sociali virtuose, di azioni sostenibili innovative e di nuovi modelli gestionali, nelle istituzioni pubbliche e private.
Futuro Vegetale permette di esercitare forme di pensiero creativo e open-ended, mettendo continuamente alla prova le proprie capacità di individuare nessi inaspettati tra campi diversi del sapere.
Le competenze acquisite, che spaziano dalla biologia all'architettura, dal design alle scienze sociali, creano prospettive occupazionali sia nel campo della ricerca che in quello dell'impiego, delineando profili professionali utili per aziende, centri di ricerca, studi di progettazione, start-up, e così via.
FUTURO VEGETALE si propone di:
stimolare l'interesse per il mondo biologico mostrando l'enorme potenziale inesplorato che si cela dietro ai modelli naturali studiati in chiave biomimetica
offrire una formazione specialistica nel campo della biomimetica, fornendo metodi e tecniche di base da applicare a design, architettura, urbanistica, nuovi ma-teriali, programmazione, strategie di rete, arte, robotica, ecc., in linea con quelli forniti in ambito universitario nei contesti più avanzati in questo campo
promuovere l'innovazione tecnologica attraverso nuovi concepts di design, meccanismi, strategie di risparmio energetico, modelli e produzioni sostenibili, forme di organizzazione, brevetti, ecc.
creare un luogo di dialogo tra ricercatori di diverse discipline (es. sociologi, biologi, architetti, ingegneri, chimici, designer, ecc.) dalla cui interazione possano scaturire collaborazioni, studi e progetti di ricerca
TIROCINI
Futuro Vegetale prevede la possibilità di svolgere un tirocinio formativo professionalizzante presso enti pubblici e privati attivi negli ambiti di interesse di Futuro Vegetale.
Il tirocinio è facoltativo ed ha una durata di 150 ore.
Il tirocinio è un'esperienza di formazione che può agevolare le scelte professionali e approfondire le competenze mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro.
REQUISITI
FUTURO VEGETALE crede nel valore evolutivo della diversità. Per questo mira a comporre ogni anno un gruppo di allieve ed allievi con esperienze, età, formazioni differenti. Ogni profilo è benvenuto, il requisito minimo per accedere al Master è una Laurea Triennale di primo livello o un titolo equivalente (anche estero).
Per conoscere i profili dei partecipanti delle edizioni precedenti visita il nostro account #instagram e #facebook
La selezione avverrà sulla base del curriculum, dei titoli del candidato e di una lettera di motivazione.